sabato 24 maggio 2008
lunedì 31 marzo 2008
STOP ALLA VIOLENZA!
ROMA, 31 marzo - Un giovane tifoso del Parma è stato travolto e ucciso nell'area di servizio «Crocetta», vicino Torino, da un pullman di tifosi della Juventus. L'incidente è avvenuto attorno alle 12.45. La vittima si chiamava Matteo Bagnaresi, viveva a Parma e avrebbe compiuto 28 anni a settembre. Era figlio unico e faceva parte dei «Boys», storico gruppo della tifoseria gialloblù.
LA RIUNIONE - Le trasferte dei tifosi e l'arrivo dei supporters del Manchester United a Roma: sono i due argomenti di cui si parlerà nella riunione straordinaria dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive in programma questa mattina, convocata dopo la morte di Matteo Bagnaresi, l'ultrà del Parma investito e ucciso in un'area di servizio da un pullman di tifosi juventini. La decisione di convocare l'Osservatorio è stata presa ieri pomeriggio proprio per fare il punto sui rischi connessi alla movimentazione dei tifosi in trasferta e valutare eventuali provvedimenti. Nel corso dell'incontro si parlerà anche di Roma-Manchester in programma domani all'Olimpico che suscita preoccupazioni tra i responsabili delle forze dell'ordine. Nei giorni scorsi c'è già stata una riunione operativa per definire i servizi legati all'ordine pubblico in vista dell'arrivo di migliaia di tifosi inglesi a Roma.
AUTISTA ACCUSATO DI OMICIDIO COLPOSO, È BERGAMASCO - L'autista del pullman è indagato per omicidio colposo ma il magistrato non ha disposto nei suoi confronti l'arresto. L'autista ha ribadito agli investigatori di non essersi accorto di nulla e di essersi fermato in autostrada, a poca distanza dall'area di servizio dove è avvenuto l'incidente, perchè alcuni tifosi presenti nel pullman gli hanno segnalato che era accaduto qualcosa. L'autista si chiama Siro Spolti, ha 40 anni ed è contitolare con il padre di un autonoleggio a Covo (Bergamo), paese dove abita. A bordo del mezzo killer, che è stato posto sotto sequestro dalla procura della Repubblica di Asti, c'erano tifosi del Juventus Club di Crema (Cremona). Il pullman era partito in mattinata da Crema. I tifosi cremaschi che si trovavano su quel pullman hanno trascorso tutto il pomeriggio ad Asti dove sono stati interrogati.
LA VITTIMA ERA STATO ESPULSO PER TRE ANNI DAGLI STADI - Matteo Bagnaresi da poco tempo aveva riottenuto il diritto di andare allo stadio. Per gli incidenti del 6 gennaio 2005 tra ultras parmigiani e proprio quelli bianconeri in parma-Juventus al Tardini era stato, infatti, raggiunto da un Daspo, il divieto di partecipare a manifestazioni sportive, della durata di tre anni. Bagnaresi in passato ha avuto anche qualche segnalazione e denuncia per manifestazioni non autorizzate e occupazioni: era attivo nell'ambito dei centri sociali di Parma.
RINVIATA JUVE-PARMA, PROBABILE RECUPERO IL 16 APRILE - Ufficializzata la decisione delle due società, con il benestare delle autorità competenti, di rinviare il match in segno di lutto.La data che tutti danno per probabile è quella di mercoledì 16 aprile, ma ovviamente sarà la Lega a doversi pronunciare ufficialmente. La morte del tifoso del Parma è avvenuta nella stessa giornata di campionato in cui, nel girone di andata, fu ucciso nell'area di servizio Badia al Pino il tifoso della Lazio Gabriele Sandri.
UNA PRIMA RICOSTRUZIONE - Secondo quanto si è appreso a Parma, all'area di servizio Crocetta Nord (sull'A21 che unisce Piacenza a Torino) ci sarebbe stato il contatto quando il mezzo è arrivato nella zona dove sostavano altri 4 pullman di tifosi gialloblu. L'autista del mezzo - partito da Crema da uno Juventus Club - forse impaurito dalla situazione, avrebbe fatto manovra accelerando e travolgendo con gli pneumatici il ventottenne parmigiano. La vittima sarebbe stata investita vicino alle colonnine di rifornimento di carburanti. Subito dopo aver appreso la notizia dell'investimento, il sindaco di Parma Pietro Vignali aveva rivolto un appello per chiedere l'annullamento della partita con la Juventus, esprimendo «Cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane e a tutta la tifoseria crociata, in attesa di conoscere l' esatta dinamica dell'incidente».
LA TESTIMONIANZA DI UN AMICO DI MATTEO - Secondo l'ANSA un tifoso del Parma ha confermato telefonicamente la versione riferita dall'autista del pullman dei tifosi juventini alla Polizia stradale: «Matteo era vicino alle ruote del bus e il mezzo lo ha travolto, poi è ripartito. L'autista non lo ha visto e non si è accorto di quello che era successo. Qualcuno di noi si è invece accorto subito dell'investimento e ha urlato all'autista di fermarsi, ma lui, forse impaurito e pensando che fossero minacce, ha proseguito».
IL QUESTORE: «SOLO FATALITA', IL TIFO NON C'ENTRA» - «Il tifo stavolta non c'entra». Secondo il questore di Asti, Antonio Nanni, la morte di Matteo Bagnaresi, il tifoso del Parma travolto e ucciso da un pullman di tifosi juventini nell'area di sosta di Crocetta Nord sulla A21, è «una tragica fatalità». «Stavano andando via - dice Nanni intervistato da Mediaset - l'autista dice che non l'ha visto. Non ci sono stati scontri. Non ci sono bottiglie e oggetti a terra. Non ci sono testimoni esterni. Il benzinaio era rivolto di spalle. È stata una terribile disgrazia».La versione ufficiale però non collima con la testimonianza di un tifoso della Juve a bordo del pullman, che, ai microfoni di Controcampo, parla invece di fuga dall'aggressione dei tifosi del Parma armati di cinghie: «Il ragazzo si è piazzato davanti al pullman, e l'autista non poteva far niente per evitarlo».
MINUTO DI SILENZIO OGGI IN A - Sui campi di calcio di Serie A oggi è stato osservato prima delle partite un minuto di raccoglimento in memoria del tifoso morto. La decisione è stata presa dalla federcalcio d'intesa con la Lega professionisti. A Livorno applausi da parte dei tifosi di ogni settore dello stadio hanno accompagnato il minuto di silenzio deciso dalla Lega, ad Empoli I tifosi, gemellati con quelli del Parma, hanno reso omaggio alla vittima, togliendo tutti gli striscioni dallo stadio. I sostenitori azzurri hanno esposto solo un grande lenzuolo bianco con la scritta «Ciao Matteo». Gli ultras della squadra toscana hanno deciso di non tifare. Durante il minuto di raccoglimento nello stadio c'è stato il silenzio assoluto, solo al termine il pubblico ha applaudito.
COBOLLI GIGLI: «GIUSTO FERMARCI» - «Credo che sia il caso di aspettare la ricostruzione degli eventi. Mi auguro che il lutto sia causa di una fatalità e non di incontri aggressivi tra le tifoserie. La faccenda è di una gravità enorme». Il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, spiega in conferenza stampa con il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, la decisione di rinviare Juventus-Parma dopo la morte del tifoso gialloblù in un incidente sull'autostrada A21. «Penso che ogni giorno succedano decine di incidenti in Italia, ma quando vedono coinvolti dei tifosi mi sembra naturale di prendere la decisione di non giocare. Noi siamo stati informati alle 13. Non tutti hanno la stessa idea. Noi come responsabili delle società siamo convinti di aver preso la decisione giusta. Condivisa dalla Lega e dalla Figc. Non abbiamo ancora deciso la data per il recupero».
GHIRARDI: «POCO PIÙ GIOVANE DI ME, UNA TRAGICA FATALITÀ» - Il tifoso del Parma investito e ucciso in una stazione di servizio dell'autostrada A21 si chiamava Matteo Pagnaresi, 28 anni, appertenente al gruppo dei «Boys». Lo ha reso noto il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi: «È una disgrazia e non aggiungo altro. Ed era giusto nel rispetto del lutto per la famiglia di questo ragazzo che non si giocasse. Ringraziamo la Juventus, per aver rispettato il nostro dolore. Alle 13 abbiamo appreso la notizia. Pare sia stata una tragica fatalità».
OLIMPICO DI TORINO VUOTO - Lo stadio di Torino si è svuotato, in silenzio, appena il pubblico ha avuto, dallo speaker, la notizia del rinvio. Al di fuori dello stadio il deflusso dei tifosi è stato regolare, i pullman di sostenitori del Parma non sono arrivati a Torino. Secondo quanto si è appreso ne erano in viaggio due verso Torino, entrambi fermi alla stazione di servizio Crocetta nord quando è avvenuto l'investimento, alle 12:45.
SOLIDARIETA' DA ABETE - «Il presidente della Figc, Giancarlo Abete - ha comunicato la Federcalcio - esprime dolore per il tragico incidente avvenuto poco prima della partita Juventus-Parma e rivolge un pensiero di vicinanza e di solidarietà alla famiglia di Matteo Bagnaresi, alla società Parma e al suo presidente Ghirardi».
|CORRIERE DELLO SPORT|
LA RIUNIONE - Le trasferte dei tifosi e l'arrivo dei supporters del Manchester United a Roma: sono i due argomenti di cui si parlerà nella riunione straordinaria dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive in programma questa mattina, convocata dopo la morte di Matteo Bagnaresi, l'ultrà del Parma investito e ucciso in un'area di servizio da un pullman di tifosi juventini. La decisione di convocare l'Osservatorio è stata presa ieri pomeriggio proprio per fare il punto sui rischi connessi alla movimentazione dei tifosi in trasferta e valutare eventuali provvedimenti. Nel corso dell'incontro si parlerà anche di Roma-Manchester in programma domani all'Olimpico che suscita preoccupazioni tra i responsabili delle forze dell'ordine. Nei giorni scorsi c'è già stata una riunione operativa per definire i servizi legati all'ordine pubblico in vista dell'arrivo di migliaia di tifosi inglesi a Roma.
AUTISTA ACCUSATO DI OMICIDIO COLPOSO, È BERGAMASCO - L'autista del pullman è indagato per omicidio colposo ma il magistrato non ha disposto nei suoi confronti l'arresto. L'autista ha ribadito agli investigatori di non essersi accorto di nulla e di essersi fermato in autostrada, a poca distanza dall'area di servizio dove è avvenuto l'incidente, perchè alcuni tifosi presenti nel pullman gli hanno segnalato che era accaduto qualcosa. L'autista si chiama Siro Spolti, ha 40 anni ed è contitolare con il padre di un autonoleggio a Covo (Bergamo), paese dove abita. A bordo del mezzo killer, che è stato posto sotto sequestro dalla procura della Repubblica di Asti, c'erano tifosi del Juventus Club di Crema (Cremona). Il pullman era partito in mattinata da Crema. I tifosi cremaschi che si trovavano su quel pullman hanno trascorso tutto il pomeriggio ad Asti dove sono stati interrogati.
LA VITTIMA ERA STATO ESPULSO PER TRE ANNI DAGLI STADI - Matteo Bagnaresi da poco tempo aveva riottenuto il diritto di andare allo stadio. Per gli incidenti del 6 gennaio 2005 tra ultras parmigiani e proprio quelli bianconeri in parma-Juventus al Tardini era stato, infatti, raggiunto da un Daspo, il divieto di partecipare a manifestazioni sportive, della durata di tre anni. Bagnaresi in passato ha avuto anche qualche segnalazione e denuncia per manifestazioni non autorizzate e occupazioni: era attivo nell'ambito dei centri sociali di Parma.
RINVIATA JUVE-PARMA, PROBABILE RECUPERO IL 16 APRILE - Ufficializzata la decisione delle due società, con il benestare delle autorità competenti, di rinviare il match in segno di lutto.La data che tutti danno per probabile è quella di mercoledì 16 aprile, ma ovviamente sarà la Lega a doversi pronunciare ufficialmente. La morte del tifoso del Parma è avvenuta nella stessa giornata di campionato in cui, nel girone di andata, fu ucciso nell'area di servizio Badia al Pino il tifoso della Lazio Gabriele Sandri.
UNA PRIMA RICOSTRUZIONE - Secondo quanto si è appreso a Parma, all'area di servizio Crocetta Nord (sull'A21 che unisce Piacenza a Torino) ci sarebbe stato il contatto quando il mezzo è arrivato nella zona dove sostavano altri 4 pullman di tifosi gialloblu. L'autista del mezzo - partito da Crema da uno Juventus Club - forse impaurito dalla situazione, avrebbe fatto manovra accelerando e travolgendo con gli pneumatici il ventottenne parmigiano. La vittima sarebbe stata investita vicino alle colonnine di rifornimento di carburanti. Subito dopo aver appreso la notizia dell'investimento, il sindaco di Parma Pietro Vignali aveva rivolto un appello per chiedere l'annullamento della partita con la Juventus, esprimendo «Cordoglio e vicinanza alla famiglia del giovane e a tutta la tifoseria crociata, in attesa di conoscere l' esatta dinamica dell'incidente».
LA TESTIMONIANZA DI UN AMICO DI MATTEO - Secondo l'ANSA un tifoso del Parma ha confermato telefonicamente la versione riferita dall'autista del pullman dei tifosi juventini alla Polizia stradale: «Matteo era vicino alle ruote del bus e il mezzo lo ha travolto, poi è ripartito. L'autista non lo ha visto e non si è accorto di quello che era successo. Qualcuno di noi si è invece accorto subito dell'investimento e ha urlato all'autista di fermarsi, ma lui, forse impaurito e pensando che fossero minacce, ha proseguito».
IL QUESTORE: «SOLO FATALITA', IL TIFO NON C'ENTRA» - «Il tifo stavolta non c'entra». Secondo il questore di Asti, Antonio Nanni, la morte di Matteo Bagnaresi, il tifoso del Parma travolto e ucciso da un pullman di tifosi juventini nell'area di sosta di Crocetta Nord sulla A21, è «una tragica fatalità». «Stavano andando via - dice Nanni intervistato da Mediaset - l'autista dice che non l'ha visto. Non ci sono stati scontri. Non ci sono bottiglie e oggetti a terra. Non ci sono testimoni esterni. Il benzinaio era rivolto di spalle. È stata una terribile disgrazia».La versione ufficiale però non collima con la testimonianza di un tifoso della Juve a bordo del pullman, che, ai microfoni di Controcampo, parla invece di fuga dall'aggressione dei tifosi del Parma armati di cinghie: «Il ragazzo si è piazzato davanti al pullman, e l'autista non poteva far niente per evitarlo».
MINUTO DI SILENZIO OGGI IN A - Sui campi di calcio di Serie A oggi è stato osservato prima delle partite un minuto di raccoglimento in memoria del tifoso morto. La decisione è stata presa dalla federcalcio d'intesa con la Lega professionisti. A Livorno applausi da parte dei tifosi di ogni settore dello stadio hanno accompagnato il minuto di silenzio deciso dalla Lega, ad Empoli I tifosi, gemellati con quelli del Parma, hanno reso omaggio alla vittima, togliendo tutti gli striscioni dallo stadio. I sostenitori azzurri hanno esposto solo un grande lenzuolo bianco con la scritta «Ciao Matteo». Gli ultras della squadra toscana hanno deciso di non tifare. Durante il minuto di raccoglimento nello stadio c'è stato il silenzio assoluto, solo al termine il pubblico ha applaudito.
COBOLLI GIGLI: «GIUSTO FERMARCI» - «Credo che sia il caso di aspettare la ricostruzione degli eventi. Mi auguro che il lutto sia causa di una fatalità e non di incontri aggressivi tra le tifoserie. La faccenda è di una gravità enorme». Il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, spiega in conferenza stampa con il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi, la decisione di rinviare Juventus-Parma dopo la morte del tifoso gialloblù in un incidente sull'autostrada A21. «Penso che ogni giorno succedano decine di incidenti in Italia, ma quando vedono coinvolti dei tifosi mi sembra naturale di prendere la decisione di non giocare. Noi siamo stati informati alle 13. Non tutti hanno la stessa idea. Noi come responsabili delle società siamo convinti di aver preso la decisione giusta. Condivisa dalla Lega e dalla Figc. Non abbiamo ancora deciso la data per il recupero».
GHIRARDI: «POCO PIÙ GIOVANE DI ME, UNA TRAGICA FATALITÀ» - Il tifoso del Parma investito e ucciso in una stazione di servizio dell'autostrada A21 si chiamava Matteo Pagnaresi, 28 anni, appertenente al gruppo dei «Boys». Lo ha reso noto il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi: «È una disgrazia e non aggiungo altro. Ed era giusto nel rispetto del lutto per la famiglia di questo ragazzo che non si giocasse. Ringraziamo la Juventus, per aver rispettato il nostro dolore. Alle 13 abbiamo appreso la notizia. Pare sia stata una tragica fatalità».
OLIMPICO DI TORINO VUOTO - Lo stadio di Torino si è svuotato, in silenzio, appena il pubblico ha avuto, dallo speaker, la notizia del rinvio. Al di fuori dello stadio il deflusso dei tifosi è stato regolare, i pullman di sostenitori del Parma non sono arrivati a Torino. Secondo quanto si è appreso ne erano in viaggio due verso Torino, entrambi fermi alla stazione di servizio Crocetta nord quando è avvenuto l'investimento, alle 12:45.
SOLIDARIETA' DA ABETE - «Il presidente della Figc, Giancarlo Abete - ha comunicato la Federcalcio - esprime dolore per il tragico incidente avvenuto poco prima della partita Juventus-Parma e rivolge un pensiero di vicinanza e di solidarietà alla famiglia di Matteo Bagnaresi, alla società Parma e al suo presidente Ghirardi».
|CORRIERE DELLO SPORT|
martedì 13 novembre 2007
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